d

Alienum phaedrum torquatos
nec eu, vis detraxit periculis ex,
nihil expetendis in mei.

contact
neva@office.com
+456933336454
2606 Saints Alley
Tampa, FL 33602
Follow Us

IL RUMORE DEL SILENZIO (Centrale idroelettrica Enel di Trezzo sull’Adda, 2007)

Dal 1 al 20 dicembre 2007 presso la  Centrale idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda, con i Patrocini della Provincia di Milano, del Comune e dell’Ecomuseo di Trezzo sull’Adda,  ENEL e l’Associazione MilanoArte  presentano la mostra dell’artista Stefania Scarnati dal titolo: Il Rumore del Silenzio, ovvero l’Ascolto Sottile.

L’iniziativa fa parte di Energiaper, il programma di Enel per la cultura, la musica, la ricerca scientifica, l’ambiente e lo sport che promuove progetti di comunicazione integrata in partnership con prestigiose istituzioni pubbliche e private e con organizzazioni locali coinvolte nello sviluppo del territorio.

La mostra si svolge nell’ ampia e suggestiva Sala Liberty  (spazio riservato alle esposizioni di particolare interesse) e raccoglie circa 30 opere tra installazioni e sculture.

Il silenzio che avvolge la monumentale architettura industriale (così bene inserita nella natura lombarda) e che contrasta col rumore intermittente della produzione energetica, ha ispirato all’artista alcune installazioni inedite che vanno a completare la raccolta di opere dedicate al tema dell’Ascolto Sottile che Scarnati aveva presentato lo scorso maggio a Milano nel Chiostro dei Glicini presso la Società Umanitaria.

Nella Sala Liberty della Centrale Elettrica Taccani l’artista propone un percorso di sculture ed installazioni attraverso  il quale le sue caratteristiche nastrificazioni, costituite da tecnopolimeri  e integrate da incrostazioni di policarbonati e strutture metalliche, creano una sorta di silenzioso, inatteso linguaggio che può essere percepito solo attraverso un attento sentire.

La scultura di Stefania Scarnati, costituita da forme estremamente originali, realizzata con materiali rubati all’alta tecnologia industriale, esalta il concetto del percorso, alle volte raccontato con sapienti estrusioni di A.B.S. (Acrilonitrile Butadiene Stirolo), alle volte sintetizzato con tenaci quanto sottili fili di Nylon integrati a granuli di Policarbonato. Tutto viene normalmente contenuto in grandi cerchi metallici  sospesi a strutture autoportanti che conferiscono alla composizione una essenza fisica di grande plasticità pur mantenendo una sottile leggerezza;  anche le luci scelte dall’artista per la loro semplice ed asciutta essenzialità contribuiscono al racconto silenzioso del rumore.

Scrive a questo proposito Luciano Caprile che da tempo segue il lavoro della Scarnati :

– …i lavori che compaiono nell’attuale circostanza espositiva sono rivolti all’idea della leggerezza, all’incontro della luce, alla sua riflessione o rifrazione. Il cerchio domina la scena, quel cerchio ricorrente e talora ripetuto nella medesima opera che è l’origine e la conclusione del discorso di Stefania Scarnati…..questo supporto metallico significa il punto d’avvio del gesto e del pensiero ma anche il punto di ritorno. In tale occasione il cerchio si comporta come un boomerang che emana e riceve pulsioni, che accoglie e riflette incantesimi…-

Il titolo della mostra scelto da Stefania Scarnati viene da lei così giustificato:

L’ascolto sottile……. è quello che richiede particolare attenzione, che nasce forse da quel silenzio interiore che predispone a percepire suoni che normalmente sfuggono…..

L’ascolte sottile diventa necessario quando si vuole sentire ciò che viene urlato e perduto nel chiasso, ma anche quando si vuole percepire quello che viene sussurrato nel silenzio e non si ha il coraggio di ascoltare…..

L’ascolto sottile deposita in noi un’ombra indelebile che diviene parte integrante del nostro ricordo…..

Le installazioni che sono nate su questo tema raccontano di queste sensazioni vissute o intuite e vengono legate nelle mia memoria a suoni e immagini ben precise. Esse raccontano, attraverso i materiali e le tecniche scelte, di momenti di indimenticabile ascolto sottile quando il rumore del silenzio ci percorre possedendoci piacevolmente……